Impara i balli da sala, divertenti e sempre di moda
Il corso prevede lo studio di varie forme di danza da sala, per permettere agli allievi di spaziare e di apprendere i vari generi che potranno poi facilmente praticare nelle serate a tema: Valzer Lento, Valzer Brillante, Valzer Viennese, Tango, Fox Trot, Polka tradizionale, Polka Inglese, Mazurka, Rumba, Beguine, Cha cha cha.
Imparare a ballare il liscio è molto divertente e aiuta a sviluppare equilibrio, consapevolezza del proprio movimento, espressività, capacità di ascolto e di comunicazione con l’altro, musicalità. Lo studio delle figure viene fatto in modo preciso e con una grande attenzione alla pulizia dei movimenti ed alla ricerca della personalità nella danza.
La finalità del corso è quella di fornire tutti gli strumenti per muoversi agevolmente e piacevolmente in sala da ballo, e non è orientato verso la preparazione delle competizioni.
La didattica usata è quella nata alla Cooperativa per lo Spettacolo Culturale (C.S.C.) creata dallo storico maestro Pino Annacondia.
Valzer Boston
Una volta giunto in America, questo genere di danza subì una evoluzione, che ne modificò alcune forme, con la creazione di figure nuove, e soprattutto ne rallentò la velocità, dimezzandola: ecco che nacque un nuovo modo di danzare, che prese giustamente il nome della città americana che ne fu il simbolo.
Data la minore velocità, questo stile si è prestato a diverse evoluzioni coreografiche ed espressive, che lo rendono più complesso e pieno di pathos. La sua evoluzione si arricchì di pause e sospensioni che, unite al suo caratteristico passo trascinato, diedero l’ispirazione a chiamare questo genere Hesitation (esitazione), o anche Boston Figurato.
Valzer Inglese o Lento
Quando il Valzer arrivò nell’Inghilterra del XIX secolo, importato da nobili viaggiatori in cerca di avventure, venne giudicato troppo licenzioso nella sua forma originale: trattandosi di una danza di coppia con un abbraccio piuttosto stretto ed un ritmo veloce, i ballerini dovevano mantenere un contatto fisico molto stretto, considerato tanto sconveniente quanto improponibile al moralismo puritano della buona società. I maestri quindi lo modificarono, prendendo ispirazione dalle movenze del Valzer Boston e ne dimezzarono la velocità: rallentando la musica, il contatto stretto non era più necessario perché la coppia non rischiava di perdere l’equilibrio e la coordinazione. Si può quindi dire che questa forma sia un’evoluzione dell’Hesitation. In Italia prese il nome di Valzer Lento.
Valzer Musette
Nasce in Francia all’inizio del ‘900, e si può definire lo stile dedicato al popolo, ala quotidianità delle classi sociali meno abbienti.
Il termine viene dal nome di una danza pastorale del secolo XIII, e di un antico strumento musicale francese, simile ad una cornamusa, usato anche in campo militare, sostituito poi nella musica che conosciamo oggi dalla fisarmonica. La primitiva Musette non era necessariamente in ritmo ternario, ma grazie all’opera di Mozart e di Bach lo divenne e si sviluppò tanto da diventare un genere diffuso.
Polka
Ha ritmo vivace ed incalzante in 2/4 e i movimenti sono energici e saltellanti. Il maestro di musica Joseph Neruda, verso la metà del 1800, vide danzare Anna Slezáková accompagnata da un gruppo di musicisti locali in un villaggio nelle campagne della Boemia, Kostelek. Rimase colpito da questo spettacolo e, prendendo nota dei movimenti e della melodia, decise di sviluppare creativamente questa danza popolare, insegnandola ad altri giovani, e le diede il nome di Polka, che in Ceco significa “Donna polacca”, benché si tratti invece di una danza folk Ceca. Da allora questa danza è arrivata a Praga, poi a Vienna ed infine a Parigi che la ha consacrata come forma internazionale.
Fox trot
Il suo ritmo sincopato in 4/4 ha l’accento sulla prima battuta. L’origine della danza è afroamericana e probabilmente il nome di deve all’attore americano Harry Fox, che lo rese popolare utilizzandolo per le ballerine di un suo spettacolo. Nacque su una versione rallentata di “The Memphis blues”, di William Christopher Handy, che piacque molto al ballerino Vernon Castle, fra i primi maestri di questo stile. All’inizio si ballava sul Ragtime, ma si è poi evoluto come stile a sé stante, ed ha avuto un successo travolgente, tanto che la maggioranza di dischi registrati fino agli anni ’40 sono proprio di questo genere musicale, e addirittura la Decca Records, non essendo sicura del possibilità di successo di “Rock around the clock” nominò quella che sarà in seguito l’icona della musica rock and roll come foxtrot al momento dell’inciderlo e del metterlo sul mercato.
Oggi ne esistono due varianti; lo Slow Fox e il più veloce Quick Step, inserito nelle danze standard. Oggi è uno dei balli più diffusi, viene suonato a velocità diverse e i brani sono molto eterogenei fra loro.
Tango
Nasce dal Tango argentino, ma lo modifica con influenze varie provenienti dagli altri balli da sala e da competizione, permettendo movimenti in cui i partner sono più indipendenti di quanto avvenga nella versione argentina. In America è stato influenzato dalla famosissima star del cinema muto, Rodolfo Valentino, ed in Europa si è sviluppato a Parigi e a Londra, e viene codificato con precisione al fine di poter essere insegnato e inserito nelle competizioni.
Mazurka
Diffusa dappertutto nel mondo, ne esiste uno stile specifico filippino, uno irlandese, una capoverdiano, uno svedese ecc, e moltissimi compositori internazionali si sono cimentati nella produzione di mazurka in versione classica, da Chopin, a Ravel, a Debussy, a Delibes, a Smetana, a Tchaikovsky, a Borodin.
Originaria danza popolare polacca, la Mazurka si è diffusa nei balli sociali dalla metà del secolo XIX. Ha ritmo ternario con accento sul secondo o sul terzo tempo. Il nome deriva da Mazur, abitante della regione polacca della Mazovia.
Si è diffusa molto in Europa grazie alla grande quantità di rifugiati politici polacchi, che venivano riuniti a Parigi dalla principessa Czartoryska avilla Lambert, e potevano mantenere un legame culturale con la Polonia ed insieme avevano occasione di danzare la Mazuka.
Il maestro Hanry Cellarius nel manuale “La Danse des Salons” ne sostiene la libertà interpretativa, e rivendica il diritto della dama di accettare o meno il cavaliere.
Forse il brano più conocsiuto in Italia, eseguito da tutte le orchestre, è la “Mazurka Variata” composta a metà del secolo XIX dal maestro Augusto Migliavacca.
Parlando di questa argomento è impossibile non ricordare l’opera di diffusione di questo genere fatta dall’icona italiana del liscio, L’Orchestra Spettacolo Casadei.