Comunicazione e divertimento in una danza dell’epoca Swing che sta avendo ogni giorno più successo
Nato in California nel 1915, il Balboa prende il nome dalla penisola di Balboa, nella spiaggia di Newport nella sfavillante Orange County. Divenne via via sempre più popolare fino alla seconda guerra mondiale e da allora è sopravvissuta grazie ad un gruppo di appassionati, attivi nella zona di Los Angeles.
Oggi sta tornando in voga grazie all’opera di diffusione di alcuni danzatori, come Jonathan Bixby e Sylvia Sykes.
Si può danzare su musiche diverse, dato che si compone di passi piccoli e strisciati, adatti a occupare poco spazio e che coinvolgono soprattutto la parte inferiore delle gambe. Lo stile è molto attento alla relazione fra i partner, che si stringono in un abbraccio e comunicano attraverso il ballo: si può lavorare sulla velocità, in un maggiore slancio motorio, o sulla lentezza, per dare spazio alla creatività dei passi.
I passi del Balboa sono stati generati in questa maniera a causa dell’affollamento nelle sale da ballo, quindi era necessario adattare la dimensione dei passi dell’epoca del Lindy Hop e dello Swing alla situazione. Si pensi che alcune sale erano così piene che i gestori avevano vietato ai clienti di eseguire i passi che richiedessero più spazio!
La coppia si muove sempre stando unita, anche se la forma si sviluppa verso un maggiore e più dinamico uso dello spazio e delle gambe, soprattutto della donna, che eseguono varie evoluzioni durante il ballo.
Rispetto al Lindy Hop, di cui è contemporaneo e con cui condivide l’uso delle scelte musicali, il Balboa è meno acrobatico e più adatto a danzatori più adulti. Grazie alla sua localizzazione e la sua nascita in California ha preso spunto dalle danze latine.