Il cervello in movimento

Il cervello In Movimento

Nel movimento si esprime una complessità di fattori che dipendono dall’organizzazione del nostro cervello, delle nostre emozioni, delle esperienza, delle competenze, e ovviamente del nostro bagaglio corporeo, con il suo vissuto, le sue conoscenze tecniche ed istintive.

Dal punto di vista neurologico, il movimento viene progettato volontariamente soltanto in modo molto grossolano dal sistema piramidale, nella corteccia motoria la parte del nostro cervello che presiede al movimento volontario, e che pianifica e controlla l’esecuzione del gesto desiderato.

Nella nostra corteccia motoria è disegnata una mappa del nostro corpo, detta Homunculus, che si crea e si modifica di continuo in base all’esperienza ed alle conoscenze che accumuliamo nella vita.

Il cervello che balla

Le connessioni tra danza, movimento e cervello.

Un ruolo importante viene giocato dalla corteccia somatosensoriale e dai gangli della base, che lavorano mettendo in comunicazione i messaggi che il corpo rimanda al cervello, tutto l’aspetto sensoriale, e governa anche nel senso della coordinazione oculo-manuale.

Ma tutto ciò che riguarda la qualità del nostro movimento e persino in gran parte la forma stessa dipende dal sistema extrapiramidale, che governa equilibrio, coordinazione, qualità del movimento, misura, forza, tono. Il sistema extrapiramidale comprende numerose strutture situate all’interno del nostro encefalo, la più nota delle quali è il cervelletto, e sono tutte fuori dal nostro controllo razionale e svolgono un’attività di cui non siamo coscienti. Intervengono per completare, definire, dare qualità, dosare la forza, definire la velocità del movimento che viene progettato in maniera grossolana dal sistema piramidale.

Il corpo stesso inoltre compie una grande quantità di aggiustamenti del gesto, modificando respiro, stato di contrazione dei muscoli, in base alle informazioni che provengono dal sistema nervoso periferico e giungono al cervello soltanto dopo che il corpo ha effettuato il suo intervento motorio, attraverso il meccanismo neurologico di arco riflesso.

Questo complesso e meraviglioso sistema è in grado di coniugare il movimento desiderato con le informazioni provenienti da tutti i distretti corpo con le emozioni, con le risposte istintive, con il vissuto, la memoria. In una parola, con l’interezza dell’essere.

Esercizi e ripetizioni ci aiutano a trovare il modo di memorizzare direttamente nel cervello i meccanismi utili al movimento, creando una scorciatoia tra il pensare e il fare, che allevia il compito della parte cosciente di noi.

Quanto più si dà attenzione al corpo, tanto meglio il gesto verrà eseguito perché le informazioni provenienti dal corpo muovono all’azione il sistema extrapiramidale direttamente.

Il movimento che viene merorizzato

Movimento con la mente

Quando ci impegniamo nella produzione di un movimento volontario, come ad esempio iniziare la coreografia in una posizione e muovere un braccio in un certo modo, utilizziamo la corteccia motoria, che è coinvolta nella pianificazione, nel controllo e nel’esecuzione del movimento prestabilito. Dalla corteccia motoria, gli impulsi nervosi viaggiano lungo 20 milioni di fibre del midollo spinale per portare l’informazione al distretto corporeo interessato di muoversi così come è stato deciso. Quanto più piccolo è il movimento e tanto più l’impulso deve partire da un punto molto specializzato della corteccia motoria, dedicato proprio a quella zona.

La danza in definitiva svolge il prezioso compito di mettere in comunicazione aree diverse del cervello e di mantenere attive le loro sinapsi, fornendo al nostro sistema nervoso centrale e periferico un prezioso training che lo mantiene attivo ed efficiente.